14 gennaio, 2013

IMBOLC




Imbolc (pronunciata im.olk, in irlandese, letteralmente ‘in the belly’ of the Mother, nel ventre della Madre Terra, e chiamata anche Oimelc o Brigantia) o AMBIVOLCIOS (in gallico antico, che significa “attorno al levatoio” in antico celtico) è la prima delle tre feste celtiche dedicate alla primavera, essendo le altre Alban Eiler (21 Marzo) e Beltain (1° Maggio), e si festeggia il primo ed il secondo giorno di Febbraio.
 Generalmente, la festa cominciava il 31 gennaio, poichè per i Celti i giorni cominciavano dalla notte (vedi anche Samhain o Halloween - 31 ottobre) ed aveva il suo culmine probabilmente il 2 Febbraio, quando il giorno diviene visibilmente più lungo e la luce comincia a vincere la battaglia contro le tenebre.

 L’ Imbolc infatti, si colloca a metà tra la notte più lunga dell’Anno del Solstizio d’Inverno (21 dicembre), e l’Equinozio di primavera (21 Marzo), quando la notte è lunga come il giorno. L’inverno celebra ancora il suo trionfo, i corsi d’acqua, i laghi e le fontane sono ghiacciati , i prati e gli alberi sono ricoperti di brina, la natura scintilla sotto un manto di freddo che pare congelare la vita.
E’ la prima delle tre celebrazioni della primavera, poichè che essa ha luogo al momento della prima comparsa dei bucaneve, e delle prime avvisaglie del disgelo e della scomparsa delle scorie dell’inverno. Il sole bambino nato dalle profondità dell’inverno solleva il suo volto e la terra è toccata dai primi raggi di calore.

 Il nome gaelico sembra riferirsi al “latte di pecora” che scorre quando nascono gli agnelli, proprio in questo periodo dell’anno. Questa festa era dedicata alla dea Brighid figlia del Dio Buono il Dagda (Brigantia figlia di Dagodevos), la Dea dei poeti, dei guaritori, delle levatrici, e alle forze femminili presenti in natura e cadeva nel mese Ogham del Salice, albero femminile per eccellenza. Essendo la dea Brighid, Brigit, Bride, Brigida (in Irlanda e parti della Scozia) signora della poesia, era anche la festività dei bardi e delle competizioni poetiche. La festa di Imbolc venne trasformata dal Cristianesimo nella Vigilia della Candelora (il momento della presentazione del Cristo al Tempio), consacrata alla Vergine Maria e a Santa Brigida. In Galles la festa viene chiamata Gwyl Fair (Festa di Maria), oppure nell’alternativa più recente Gwyl Forwyn, “festa della vergine”, anche se alcuni druidi, perfino i pagani, utilizzano il termine Candelora.. Anche se Imbolc era una festa della primavera, le condizioni atmosferiche, specialmente nelle terre di Keltia, non erano ancora tra le più favorevoli per festeggiare all’aperto, perciò la sacralità di Oimelc veniva vissuta particolarmente in famiglia, coi ragazzi e le ragazze che intonavano canzoni e preghiere alla dea Brighid. Era anche la festa delle nascite, non solo degli agnelli, ma anche tra gli umani, in quanto nove mesi prima, tra gli eccitanti fuochi di Beltain, le coppie usavano salutare l’arrivo dell’estate.

E' la festa della Fanciulla, come aspetto della Dea, perchè da questo giorno fino al 21 Marzo, inizia la stagione per prepararsi alla crescita e al nuovo che giunge. Il serpente di Brighid emerge dal ventre della Terra per testare la temperatura dell'ambiente e in molti luoghi il primo Croco e la Margherita nascono nella terra ghiacciata.
La Fanciulla viene onorata come la Sposa durante questo Sabbat. Nelle antiche tradizioni pagane venivano fatte delle piccole bamboline di grano o di spighe e messe in dei cestini con un fondo di fiori (come vi farò fare nel rituale). Le giovani donne portavano queste ceste di porta in porta e venivano posti all'interno dei doni. Dopo la festa tradizionale, le donne più anziane facevano delle speciali bacchette per le bamboline da tenere tra le mani e poi venivano arse. Alla mattina venivano controllate le ceneri per verificare se le piccole bacchette avevano lasciato dei segni comeda considerare degli omen.

Questa è anche la festività dell’anno celtico adatta alla visualizzazione dei nostri progetti, dei nostri sogni ancora astratti ed avvolti nella speranza. Le candele vanno infuse di amore, sogni, preghiere.
Per i Celti l’Albero protettore del giorno dedicato a Imbolc era la Betulla, che era sacra alla dea Brigit, patrona anche delle nascite (dei bimbi concepiti a Beltane), essa era quindi, come affermato più volte, la messaggera della nuova vita che si affaccia al mondo, come la betulla, che é considerata un albero colonizzatore del bosco, si diffonde spontaneamente, resiste al freddo e occupa i terreni inviando i propri semi ovunque.

Un altro simbolo tradizionale di Imbolc è l'aratro. In alcune zone, questo è il primo giorno di aratura per preparare il terreno al raccolto. Un aratro decorato viene portato di porta in porta, con a bordo dei bambini in costume che chiedono cibo, bibite o soldi. Se il vicino rifiuta di dar qualcosa, gli viene arato il giardino coltivato con i fiori. In altri luoghi, l'aratro è decorato e viene cosparso di whiskey (l'acqua della vita.) Pezzi di formaggio e pane sono lasciati accanto all'aratro e vengono quindi offerti agli spiriti della natura

Per i druidi di ieri e di oggi è la sacra festa in onore della donna, ed il rito praticato ancora oggi dai gruppi druidici è particolarmente gentile, bello, garbato ed intessuto di poesia. Un rituale adatto ad Imbolc consiste nel prendere una candela bianca e piantarla in un calderone pieno di terra, oppure immergerla in uno pieno d’acqua (che simboleggiano il corpo della dea o le acque dell’utero femminile). Oppure si può onorare la Dea Madre con otto candele che emergono dall’acqua al centro del cerchio della cerimonia.
Una volta accesa la candela si medita e si ringraziano le nostre madri e le madri delle nostre madri.



Brighid (chiamata anche Brigid, Brigit, Bridget ecc.) è la dea celtica del fuoco, dell'ispirazione, della creatività, fertilità e della guarigione. Era molto importante per i popoli irlandesi, talmente importante che quando la chiesa cattolica divenne il culto dominante in quella zona, non potette essere demonizzata e fu canonizzata come Santa Brigida, la matrona delle arti e della guarigione. Anticamente le sacerdotesse di Brigit tenevano i fuochi accesi a Imbolc e questa tradizione è stata mantenute dalle suore per molti secoli in onore della nuova santa.
L'aspetto dolce e fanciullesco di Brigid la rendono la perfetta come dea del focolare. Le case di tanti infatti le sono dedicate ed esistono molte benedizioni in suo onore che hanno come tema il focolare. Le ceneri e i tizzoni venivano spesso depositati sulle campagne in suo onore, invocando la sua fertilità e benedizione. Inoltre nelle case, quando c'era una festa veniva tenuto un posto a tavola per la Dea.
Imbolc come rinnovamento della luce, ci ricorda l'importanza del nostro personale rinnovamento. Utilizziamolo da tradizione, per rinnovare le idee e i progetti dei prossimi mesi. Dovrebbe essere il momento della revisione di Yule, la ricerca della nuova ispirazione e illuminazione, la celebrazione delle idee appena nate. E' un momento di autoconsacrazione, per questo molti pagani scelgono questo sabbat come iniziazione o riconferma delle proprie idee. E' anche il momento giusto per la purificazione personale e della casa.
Questo Sabbat inoltre onora la luna come fonte di fertilità per i mesi a venire. L'inverno ancora freddo si risveglia e inizia a sentire l'eccitazione della vita. E' il tempo per i cambiamenti fatti sotto la superficie, quelli nascosti. E' il tempo dell'anno per prendere un impegno o per disfarlo. E' tempo di guardare avanti con speranza e gioia per quello che sta per arrivare.

Corrispondenze :
Simboli
Bamboline di grano, Scope, Candele, Fiori bianchi
Divinità
Tutte le divinità fanciulle e vergini, Brighid, Aradia, Athena, Inanna, Gaia e Februa, tutti gli Dei dell'amore e della Fertilità, Aengus Og, Eros e Februus.
Cibi tradizionali
Semi di zucca, semi di girasole, pane, tutti i latticini, peperoni, cipolle, aglio, uva passa, curry, i vini speziati e i thè di erbe.
Colori
Bianco, Rosa, Giallo, Marrone chiaro e verde pastello
Erbe
Angelica, Basilico, Alloro, Calendula, Iris, Mirra, Violette e tutti i fiori bianchi e gialli
Incensi
Basilico, Alloro, Cannella, Vaniglia, Mirra
Pietre
Ametista, Rubino, Onici e Turchesi
Animali
Rondini, Pecore, Agnelli, Cervi
Oli
Gelsomino, Garofano, Neroli, Oliva
Attività
Accensione di candele, raccogliere cristalli.


fonte http://guide.supereva.it/druidismo/interventi/2005/01/192670.shtml

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