30 agosto, 2012

Luna blu

La notte del 31 si potrà assistere al secondo plenilunio del mese. Un fenomeno molto raro conosciuto come blue moon


Luna blu, nell’ultima notte di agosto. E così che si chiama il secondo plenilunio del mese (il primo si è verificato il rpimo agosto), un evento astronomico molto raro che accade perché il calendario formato dai dodici mesi dell’anno non è perfettamente calibrato con le fasi lunari.

La seconda luna piena il nome di “blue moon”, “luna blu”, non per il suo colore ma appunto per la sua rarità.

Lo stesso fenomeno si ripeterà solo fino a luglio 2015, mediamente la luna blu compare ogni 2,7 anni.

L’ultima, ad esempio, è stata il 31 dicembre del 2009 e coincise con una parziale eclisse lunare per chi la guardava dall’Europa, Asia, Africa e da alcune regioni dell’Alaska.

La luna blu sarà al suo massimo alle 15.58 ora italiana..

Buon Viaggio Amico



Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare
l'istante breve è ancora più breve
se c' è una luce
che trafigge il tuo cuore
L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore

può darsi un giorno
ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente
e desolante squallore
Son diventato sai tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vibro dentro ed ogni voce sincera
e con gli uccelli

vivo il canto sottile
e il mio discorso
più bello e piùdenso
esprime con il silenzio il suo senso
Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
volevo dirti ch' è un piacere infinito
portare queste mie valigie pesanti
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire

ascolta sempre solo musica vera
tu cerca sempre se puoi di capire
Son diventato sai tramonto di sera
e parlo come le foglie di aprile
e vibro dentro ed ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre solo musica vera
tu cerca sempre se puoi di capire
ascolta sempre solo musica vera
tu cerca sempre se puoi di capire
ascolta sempre solo musica vera
tu cerca sempre se puoi di capire.

Fa riflettere...

...non tutti i mali vengono per nuocere

Sono qui sdraiata nel letto, che aspetto che arrivi domani , mi toglieranno quest'aaperecchietto che mi porto addosso e che dovrebbe controllare il mio cuore.
Eh già,per una caduta che per me non ha avuto molta importanza e a cui ho dato come colpa per l'accaduto l'elevata temperatura che attanagliava la città, mi sono ritrovata  in un vortice di esami e controlli che mai mi sarei sognata di fare, e da  cui è emerso qulche problemino, curabile , nulla di grave per fortuna
Ultimo, si fa per dire, ECG Holter, poi ci saranno nuoamente esami del sangue ed esame della tiroide. La dottoressa m'ha messo a dieta iposodica, sigh...per regolare la pressione, in modo naturale, altrimenti tocca iniziare con la cura adatta al problema...doppio sigh.
Mi auguro di tornare più attiva su questo blog, perchè in questi giorni sono un pochetto stanca, e svogliata
Per ora buona notte

25 agosto, 2012

Un interessante lettura

....Buon sabato a tutti.

Che dire, è stata una settimana un pò particolare, il caldo ha scandito i miei ritmi che si sono rallentati e hanno subito un piccolo shock, tanto da farmi rimanere a casa dal lavoro. In parte contenta per questo attimo di riposo regalato e inaspettato, ma al contempo impedita a fare grandi cose, causa i dolori dovuti alla caduta, colpevole appunto di ciò il forte caldo che perversa su tutta l'Italia.
Ho iniziato a leggere un libro regalatomi da una cara amica, il cui legame affettivo si rafforza di giorno in giorno. Il titolo è Magia Naturale di Scott Cunningham.Sono alla prime pagine, purtroppo fatico a restare sveglia la sera e di giorno sono indaffarta con il tran tran quotidiano.
Mi piace come scrive l'autore, e per ora mi trovo concorde con ciò che viene enunciato nel libro nelle prime pagine che ho letto, ma dirò di più quando lo avrò finito.
Non ho pretese di diventare una strega, ma voglio imparare a rivolgermi a Madre Natura e beneficiare dei doni che essa elargisce a noi sue creature, ogni istante della nostra vita. per migliorarmi e migliorare il luogo in cui pongo i miei passi.




24 agosto, 2012

Favola indiana


  I DUE LUPI 


Un veccio indiano Cherokee è seduto difronte al tramonto con suo nipote, quando d'improvviso il bambino rompe l'incanto di questa contemplazione e rivo
 lge al nonno una domanda molto seria per la sua età.
 "Nonno perchè gli uomini combattono?"

 Il vecchio con gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma:
 "Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
 "Quali lupi nonno?"
 "Quelli che ogni uomo porta dentro di sè".
 Il bambino non riusciva a capire, ma attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità.
 Infine il vecchio, che aveva dentro sè la saggezza del tempo, riprese con tono calmo.
 "Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo, vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo."
 Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
 "E l'altro?"
 "L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede"
 Il bambino rimase a pensare un istante quello che il nonno gli aveva appena raccontato.
 Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero.
 "E quale lupo vince?"
 Il vecchio cherokee si girò a guardarlo e rispose con i suoi occhi puliti.
 "Quello che nutri di più".

Dentro ognuno ci sono due lupi, uno buono l'altro cattivo, se noi nutriamo quello cattivo dandogli tutto quello che c'è di brutto nell'uomo, è inevitabile che la persona sarà quello che compie

20 agosto, 2012

Pensiero della sera



La natura non fa nulla di inutile.



Aristotele

I Cristalli





I cristalli sono una forma assunta da certi solidi naturali. Perché nasca un cristallo occorrono dei minerali (uno o più) e dei fenomeni energetici (quali calore, pressione, fusione, fissione): questi agiscono sui primi trasformandoli e facendo assumere loro forme geometriche perfette, straordinariamente regolari. Non sempre i minerali hanno forma cristallina perciò molti aggregati di minerali (rocce) non hanno la struttura geometricamente perfetta dei cristalli.
Per esempio l’oro non ha struttura cristallina, il quarzo si.
Tuttavia qualsiasi minerale presente sulla Terra e qualsiasi aggregato di minerali è stato ed è di continuo assoggettato a “scariche” di energia che il minerale o l’aggregato assorbono, a volte trasformandosi a volte no. Le rocce ignee o eruttive, derivate da magma fuso, sono diventate tali in conseguenza dell’intervento di attività vulcaniche, cioè in conseguenza dell’energia geotermica; le rocce sedimentarie chimiche sono diventate tali in seguito all’accumulo di sostanze contenute nell’acqua e sciolte dall’energia chimica.
L’energia è dunque la causa dell’origine di certe rocce. Anche quando non ne provoca la nascita o la trasformazione, l’energia si accumula comunque in esse in quanto le rocce sono costituite da atomi e, quindi, da centri di energia che non restano passivi di fronte a fenomeni quali il riscaldamento o la pressione. Se il riscaldamento e la pressione sono rilevanti, le rocce si trasformano o si frantumano; se non sono rilevanti, le rocce in apparenza rimangono inalterate, ma nella realtà i loro atomi hanno immagazzinato calore e pressione.
Se teniamo in mano una pietra, questa si riscalda, se la mettiamo nel forno di casa è possibile osservare come già in alcuni casi essa si alteri. Ma ogni alterazione richiede e libera energia.
Ecco dunque il motivo dell’uso dei cristalli per curare il corpo, ma anche la psiche, dell’uomo.
Fra cristalli e l’uomo c’è uno scambio di energia: il cristallo cede la propria e l’uomo la assorbe, ma anche l’uomo cede la propria al cristallo, che la assorbe a sua volta. Se si riflette su questo particolare, si comprenderà il perché della necessità di “pulire” i cristalli che abbiamo appena comperato e di “ripulire” quelli che usiamo.

Classificazione di Rocce e Cristalli

Definiamo comunemente “minerali” i corpi solidi o composti chimici di origine inorganica.
L’insieme di più minerali dà vita alle rocce.
La Terra è composta da una serie di strati sovrapposti, nel cui centro si trova il ferro fuso, avvolto da uno strato di silicati, mentre in superficie vi è uno strato sottile che forma i continenti ed
i fondali marini.
Nella zona compresa tra la crosta terrestre e lo strato superiore dei silicati vi sono i giacimenti di minerali e le rocce.
A seconda dei processi che hanno portato alla loro formazione, le rocce si possono suddividere in tre gruppi:
ignee, sedimentarie e metamorfiche.

1. Le rocce ignee si suddividono, a loro volta, in due sotto gruppi:
  • le rocce intrusive, originate quando lentamente il magma liquido si avvicina alla crosta terrestre
    e si indurisce per raffreddamento;
  • le rocce effusive, originate dall’espulsione e dal raffreddamento veloce del magma dei vulcani all’esterno.

Quando il magma si raffredda e solidifica, si liberano liquidi e gas che contengono minerali che, salendo in superficie attraverso crepe, danno vita molto frequentemente a dei depositi nei quali scorre acqua ad elevata pressione e ad alta temperatura, che origina i cristalli.
I cristalli hanno una determinata struttura interna, dovuta alle molecole che si dispongono in modo simmetrico, e hanno una loro modalità di accrescimento secondo sette sistemi:
cubico, trigonale, tetragonale, esagonale, rombico, monoclino, triclino.
La famiglia dei quarzi comprende una grande varietà di pietre, che coprono tutto lo spettro dei colori del raggio luminoso.
I più importanti minerali che derivano dal processo igneo intrusivo sono:
il Quarzo lalino, il Quarzo Rosa, il Quarzo Fumé, l’Acquamarina, il Granato, la Tormalina, la Pirite, lo Smeraldo, l’Ematite, l’Adularia, l’Olivina.
I più importanti minerali che derivano invece dal processo igneo effusivo, sono:
l’Opale, il Porfido e l’Ossidiana, oltre alle Druse di Quarzo, Ametista e Calcedonio.


2. Le rocce sedimentarie si formano quando i sedimenti danno luogo a strati che si sovrappongono uno all’altro.
Spesso troviamo in questo gruppo anche i fossili. I principali minerali che derivano dal processo di sedimentazione sono:
  • la Calcite, la Malachite, la Crisocolla, l’Azzurrite, il Legno Pietrificato.
3. Le rocce metamorfiche sono le rocce ignee e sedimentarie che sì trasformano per l’alta pressione e temperatura.
A questo gruppo appartengono:
  • i Marmi, il Granito Verde e la Cianite.
Dall’urto delle meteoriti con la crosta terrestre sembra poi che si siano originate le Tectiti.
Di origine vegetale è l’Ambra, che è una resina fossile, mentre i Coralli sono secrezioni calcaree dì molluschi marini.

Fonte: http://www.alkaemia.it/cristalli_cosasono.php

16 agosto, 2012

Aglio


Iniziamo a vedere e a scoprire le proprietà di questa pianta che  tutti abbiamo nella dispensa, e usiamo giornalmente in cucina







NOME SCIENTIFICO
Allium sativiva

FAMIGLIA:
gigliacee

DESCRIZIONE:
L'aglio comunemente coltivato nei paesi dell'Europa meridionale, dove il suo bulbo viene molto usato per insaporire i cibi, è l'Allium sativum, una perenne a radice bulbosa. In Italia crescono spontanee una trentina di specie di aglio, tra cui l'Allium ursinum, l'Allium vineale e l'Allium oleraceum; in tutto il mondo ne sono presenti più di trecento e le piante sono alte da una ventina di centimetri a oltre un metro.

BULBO:
 Generalmente il bulbo dell'aglio da cucina è composto da più spicchi arcuati avvolti da membrane dalla consistenza cartacea, più raramente si presenta formato da un unico spicchio.

FOGLIE:
Le foglie dell'aglio, le cui dimensioni dipendono dall'età del cespo e dalla fertilità del suolo, sono cave, un po'appiattite, rivolte all'indietro, di un bel colore verde intenso e lucente, solitamente sono aromatiche.

FIORI:

Quando fiorisce l'aglio emette un rigido stelo sulla sommità del quale appare l'infiorescenza. Normalmente si evita che vada a fiore l'aglio da cucina, ma altri tipi di aglio sono decisamente decorativi e vengono coltivati proprio per le interessanti infiorescenze a ombrella. I fiori appaiono in tarda primavera, o inizio estate, e possono essere bianchi, rosa, violetti, giallo, porpora o azzurri; durano a lungo anche dopo essere stati recisi. Per ottenere fiori particolarmente belli si consiglia di lasciare indisturbati i bulbi per alcuni anni.
HABITAT:
Le regioni d'origine di questa specie sono le zone temperate dell'emisfero settentrionale.

COLTIVAZIONE:ESPOSIZIONE: L'Allium sativum ama una posizione soleggiata e un terreno ben drenato: i bulbi infatti temono i ristagni d'acqua che, oltre ad impedire il completo sviluppo dei bulbi, favoriscono i marciumi.
L'Allium ursinum invece predilige la mezz'ombra, i terreni boschivi torbosi e umidi.

RIPRODUZIONE:
  I bulbilli, detti comunemente e impropriamente spicchi, si interrano in autunno o all'inizio della primavera avendo l'accortezza di non capovolgerli, ma di mantenere loro lo stesso orientamento che avevano nel bulbo. Si mettono a dimora in file parallele distanti una trentina di centimetri, mentre si lascia tra un bulbillo e il successivo circa una ventina di centimetri. Vanno infine ricoperti con circa cinque centimetri di terra ben sciolta.

CRESCITA:

Per favorire la crescita delle piantine si deve arricchire il terreno con solfato potassico o con cenere di legna, che è ricca di questo elemento gradito a tutti i bulbi. In primavera è importante tener sarchiato il terreno, per mantenerlo smosso ed evitare la crescita delle malerbe. L'aglio non ha particolari esigenze riguardo alle temperature.

RACCOLTA:
L'Allium sativum si raccoglie quando le sue foglie sono seccate, solitamente verso la metà del mese di luglio.
CONSERVAZIONE:

Dopo la raccolta l'aglio va lasciato seccare per una decina di giorni in luogo asciutto e aereato. Si conserva quindi per diversi mesi perdendo solo in minima parte le sue caratteristiche.

PROPRIETA': IN CUCINA:
L'aglio è presente come elemento base in infinite ricette della cucina mediterranea. Chi desidera attenuarne l'odore, che è tanto persistente quanto poco gradito, può masticare qualche foglia di prezzemolo crudo o un chicco di caffè.

SALUTE:
Le proprietà terapeutiche dell'aglio sono note fin dall'antichità: l'Allium sativum, ricco di vitamine, di ferro, di zolfo e di iodio disintossica l'organismo ed esercita un'azione antibiotica. Utile come vermifugo e come disinfettante intestinale depura il sangue, combatte l'ipertensione, previene i raffreddori e migliora la memoria.Le foglie dell'Allium ursinum consumate fresche in primavera al posto del prezzemolo costituiscono un ottimo depurativo e migliorano decisamente l'aspetto della pelle.

CURIOSITA':
Un bulbo d'aglio sotterrato presso ogni cespo di rose non danneggia il soave profumo dei fiori (anzi pare lo intensifichi), ed esercita il benefico effetto di tenere lontani gli afidi, in quanto le radici delle rose assorbono una sostanza, contenuta nell'aglio, che si rivela un insetticida efficacissimo. In caso di siccità è necessario ricordarsi di annaffiare il terreno per facilitare l'assorbimento delle sostanze attive e ottenere lo stupefacente e gradito risultato.

14 agosto, 2012

15 Agosto




Buon Ferragosto a tutti





La parola Ferragosto deriva dal latino, Feriae Augusti, la festa pagana, introdotta in onore dell'imperatore romano Augusto, con cui, dal primo giorno del mese di agosto si celebrava la raccolta dei cereali.
Tale celebrazione, che di solito veniva festeggiata in settembre alla fine del ciclo della stagione estiva, venne spostata dall'imperatore Augusto all'inizio del mese che porta il suo nome.
Le Feriae Augusti si dipanavano tra riti collettivi e banchetti, bevute ed eccessi sessuali, a cui tutti potevano partecipare, comprese schiavi e serve.
Queste festività che raggiungevano il loro picco il 15 del mese, erano così radicate che la Chiesa decise di cristianizzarle, piuttosto che provare a sradicarle.
Così, nel secolo VI, le Feriae Augusti vennero assorbite e trasformate nella celebrazione dell’Assunzione in cielo di Maria Vergine che, terminata la sua vita terrena, fu elevata alla gloria celeste con l’anima e con il corpo.

Frase del giorno...amicizia


Si decide in fretta di essere amici, ma l'amicizia è un frutto che matura lentamente.
Aristotele

12 agosto, 2012

Torino

Torino,città magica Assieme a Lione e Praga per la magia bianca o benefica e
a Londra e San Francisco per la magia nera

Parlare dei misteri di Torino, come città magica, è affascinante ma non semplice perché se da una parte esistono molte ricerche e pubblicazioni che evidenziano alcune sue particolari origini storiche e leggendarie, che a dire degli studiosi esoterici sono indubbi segni soprannaturali, dall'altra parte invece, in contrasto, vi è il positivismo torinese che limita o nega i fatti.
Ci sono fattori non casuali, non fisici, che operano in natura, di cui l'uomo non comprende la vera essenza.
Dalle grandi metropoli ai più sperduti villaggi la magia viene esercitata seppure con diversi criteri.
Torino è considerata in tutto il mondo città magica in virtù di vari fattori tra cui molte sculture simboliche (rosoni, draghi, mascheroni, cani, leoni) collocate in vari punti della città che avrebbero valenza duplice per la magia bianca o benefica (con Lione e Praga) e magia nera o satanica (con Londra e San Francisco) due anime che si combattono aspramente per affermare se stesse, nonché dal trovarsi all'incrocio di due fiumi, il Po e la Dora Riparia, che rappresenterebbero il Sole e la Luna, ma soprattutto sarebbe punto d'incontro di diverse linee sincroniche (ovvero del reticolo molto irregolare di linee o canali energetici percepiti dagli esoteristi che algerebbero il pianeta di cui la scienza non sa dare spiegazioni ma che già anticamente i cinesi chiamavano "schiena del drago") che trova in Torino un luogo geografico come pochi altri simili al mondo.
Le leggende di Fetonte ed Eridano...
Poiché queste leggende sostanzialmente convergono, ci soffermeremo principalmente su quella del principe egizio Eridano.
Secondo Filiberto Pingone, storico e professore all'Università di Torino nel suo trattato "Augusta Taurinorum" del 1675, si attribuisce a Torino una ascendenza egizia rafforzata al ritrovamento nel corso dei lavori di sterro per la costruzione della cittadella fortificata di una lapide con iscrizione dedicata alla Dea Egizia Iside. Anche Emanuele Thesauro (1594 - 1675) storico di corte durante la reggenza di Madama Cristina in Torino, pubblica un libro "Historia della città di Torino" in cui ricordando i miti di Fetonte e del Principe egizio Eridano (considerato questo un semidio fratello di Osiride) già narrati anticamente da Aristotele, Plutarco, Eusebio, Ovidio e altri) sostiene che questo principe egizio dopo aver lasciato la terra di origine per motivi di intolleranza religiosa con la casta sacerdotale avrebbe bordeggiato la Grecia e poi l'Italia costeggiando il Tirreno; sarebbe poi sbarcato con i suoi seguaci in una zona a nord conquistandola e dando a questa il nome di Liguria da quello di suo figlio Ligurio. Successivamente proseguiva verso l'interno e varcati gli Appennini trovava un'ampia pianura in fondo alla quale (presumibilmente su un insediamento celtico esistente) in prossimità del fiume Po che gli ricordava il Nilo, fondava Torino; era il secolo XV a.C. per cui la città sarebbe stata fondata molti secoli prima di Roma! - Torino cominciò quindi ad esistere sotto il simbolo del Dio Api e il Toro venerato a Menfi fu anche il primo Toro di Torino!
L'antico nome Eridano dato al fiume Po sarebbe derivato da quello di una stirpe di Re egizi, gli Eridanei, poi sopraffatti dall'invasione etrusca.
Con l'arrivo dei Romani nel II sec. a. C. l'agglomerato urbano acquisì caratteristiche di città sacra agli Dei mantenendo sempre particolarmente l'impronta di campo militare; in questo periodo inevitabilmente furono occultati tutti i "segreti esoterici" poiché i nuovi arrivati coprivano e distruggevano tutto quanto era possibile relativamente a cultura e memoria dei precedenti abitanti per sovrapporre la propria.
Risulta che il cartaginese Annibale nel 218 A.C. varcate le Alpi fu fermato (malgrado il suo possente esercito di 37 elefanti, 60.000 cavalieri e 20.000 uomini) per tre giorni dai Taurini; la città però fu completamente distrutta. Ai Romani (Augusta Taurinorum) seguirono i Goti, Longobardi, Carolingi, ecc., e poi molto più tardi i Saraceni.
Ritorniamo a parlare di Torino...
Nel corso dei secoli la città ebbe inevitabilmente grandissime trasformazioni, ma la sua caratteristica magica rimase.
Nelle Torri Palatine di Torino avrebbero soggiornato sulla strada dell'esilio Ovidio e Ponzio Pilato; sempre a Torino soggiornarono: Paracelso, Cagliostro, Casanova, e molti altri. Anche Michel Nostradamus (1503 - 1566) medico e astrologo francese vi soggiornò e nelle sue profezie predisse il trasferimento della Sindone a Torino, ritenuta dagli esoterici anche un simbolo magico.
Nel mondo del soprannaturale non si può dimenticare il Dott. Gustavo Rol (1903 - 1994), l'incredibile e riservato personaggio torinese conosciuto in tutto il mondo per le sue straordinarie doti extrasensoriali.
Alcuni punti considerati magici in Torino: - Vicino al fiume Po - Eridano, sui ruderi di un tempio ritenuto dedicato alla Dea Egizia Iside fu costruita nel 1818 sullo stile del Pantheon la chiesa dedicata, si noti, non alla Madonna ma alla Gran Madre di Dio. Questo è considerato punto di massimo interesse esoterico positivo della città ovvero di magia bianca; degno di notevole interesse esoterico sono le due statue collocate a lato della grande scalinata che rappresentano rispettivamente la Fede e la Religione: quella di sinistra in particolare, la Fede, tiene in mano un calice e con lo sguardo pare indichi la direzione dove il mitico e immateriale Graal dovrebbe essere custodito in Torino. - Inoltre secondo Carlo Promis (1808 - 1862) architetto, archeologo e docente alla scuola di ingegneria di Torino nella sua "Storia dell'antica Torino" sostiene che vi furono anticamente nella città templi ed edicole sacre od almeno statue dedicate alle divinità di Giove, Pallade, Apollo, Diana, Mercurio, Iside ed Ercole, ipotizzate sotto le fondamenta di alcune chiese.
Altro punto di massima positività sarebbe la zona di Piazza Castello - Piazza e Giardini Reali con la fontana dei Tritoni e delle Nereidi.
Le due statue poste all'ingresso della Piazza Reale rappresentano due divinità greche a cavallo: i Dioscuri Castore e Polluce, gli eroi mitologici greci fratelli gemelli, figli di Zeus (Dio Giove) questi simbolicamente rappresenterebbero la luce e le tenebre, i poli opposti che permetterebbero al mondo di esistere e che fanno sì che ci sia la vita perché c'è la morte.
Invece la Piazza Statuto con al centro il monumento ai caduti per il traforo del Frejus e un piccolo obelisco dedicato a G. B. Beccaria (autore nel 1774 dell'opera geodeta "Gradus Taurinensis") con alla sommità l'astrolabio, sarebbe punto di massima negatività dovuto anche al fatto che qui anticamente era la Val Occisorum, cioè il luogo delle esecuzioni capitali, e infatti in questa zona durante lo scavo per la costruzione della ferrovia venne ritrovata una antica necropoli.
Non si può poi dimenticare che in alcuni palazzi storici del centro città, aleggerebbero tuttora secondo la fantasia popolare fantasmi di celebri personaggi, particolarmente in Palazzo Reale, Palazzo Barolo e al Museo Egizio.
Quindi perché Torino è considerata la capitale della magia?
Forse per le energie positive e negative che le si attribuiscono? Gli esoteristi dicono che già nel nome può trovarsi il presagio, il destino, e che tutto sta nel tormentato rapporto tra l'ignoranza dell'uomo e le ignote forze del cosmo. In proposito secondo gli esoteristi, molti eventi di Torino avrebbero una componente esoterica.
Torino oltre che prima capitale d'Italia è sempre stata una fucina di idee per l'anticipazione del futuro. La prima automobile in assoluto fu la trasformazione di una carrozza di corte effettuata dal Capitano Virgilio Bordino che fece il giro di prova in Piazza Castello il 7 maggio 1854 dotata di una caldaia a vapore funzionante a carbone; l'industria dolciaria ha qui radici antichissime, raccontate addirittura da Plinio (primo sec. d. C.). La prima linea aerea italiana con l'idrovolante fu la Torino - Venezia - Trieste. L'Eiar - Rai tv, l'industria cinematografica, quella telefonica, la moda e tante altre attività nate e sviluppate a Torino sono state poi purtroppo trasferite quasi completamente altrove, quasi avessero esaurito il loro compito nella città guida e laboratorio; è pure sede dell'importantissimo Museo Egizio, ma Torino è anche famosa per i suoi martiri e i grandi Santi Sociali, per il miracolo dell'Ostia del Corpus Domini e per la presenza della S. Sindone. Il Papa Giovanni Paolo II durante una sua visita ebbe a dire: "Torino è una città di Santi e di Luce, quindi dove c'è la luce occhieggia anche il demonio".
Nel 1975 nasce in un circolo esoterico di Torino, l'idea di realizzare una città-comunità esoterica e nel 1976 in Val Chiusella, (zona ritenuta punto d'incontro di linee sincroniche) nel comune di Baldissero C.se a 40 km a nord di Torino viene dato l'avvio alla realizzazione di Damanhur (Città della Luce); qui vicino è stata pure realizzata in 20 anni di lavoro volontario dei damanhuriani una grande e spirituale opera d'arte sotterranea chiamata "Tempio dell'Uomo".
Abbiamo cercato di dare, seppur brevemente, qualche cenno sull'assieme delle peculiarità, concomitanze e fenomeni, relativi alla nomea di Torino città magica, ai più sconosciuti e difficilmente dimostrabili se non con le percezioni di molti sensitivi; prima di esprimere qualsiasi giudizio si deve quindi prendere atto della infinita limitatezza della nostra conoscenza umana non normalmente preparata a percepire i misteri di carattere soprannaturale.

Informazione di copyright: Si ringrazia Giuditta Dembech per avere cortesemente acconsentito all'uso dei materiali impiegati per la realizzazione di questa pagina, tratti dai suoi libri "Torino città magica", volumi 1 e 2, edizioni Ariete Multimedia - Torino.
Fonte: http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/curiosare/magica.htm

Parliamo di

La signora di Avalon
Libro scritto da Merion Zimmer Bradley e Diana  Paxson
Questo libero, in ordine narraitvo, è il seguito di LeQuerce di Albion, e precede La sacerdotessa di Avalon e Le Nebbie di Avalon

Trama
La trama si divide in 3 parti, a notevole distanza di tempo l'una dall'altra, ma accomunate dall'ambientazione di Avalon. Nella prima parte (inizio II secolo d.C.) Caillean conduce il figlio di Gaio ed Eilan, Gawen, nell'isola di Avalon, avendo promesso a sua madre di rifondare laggiù la comunità drudica; verrà però contattata dalla leggendaria signora dei Faerie, che le ordinerà di prendersi cura di sua figlia Sianna, che inizierà Gawen alle arti mistiche; nella seconda parte (fine III secolo d.C.) Dierna assiste al compiersi della profezia con il matrimonio tra Teleri, principessa dei Durotrigi, e Carausio, ammiraglio romano di origini belgiche, dal quale otterrà la promessa di difendere la Britannia dalle incursioni dei Sassoni; nella terza parte (metà del V secolo d.C. la giovanissima Viviana viene convocata ad Avalon da Ana, Somma Sacerdotessa, per iniziarla come sacerdotessa. In una Britannia abbandonata dai Romani e saccheggiata dai Germanici, Viviana cercherà nel matrimonio con Vortimer, figlio del re Vortigern, il compimento della profezia sull'avvento del Difensore che salverà l'isola dai pericoli in cui grava.


E' tornata


......da una settimana, la micia tigrata è tornata...Era un anno che non la vedevo,e spesso in questi mesi avevo pensato a lei, a quanto magra l'avevo vista l'ultima volta, convinta che non avrebbe superato l'inverno, questo inverno passato, che ha portato con se tanto freddo e neve, ed invece eccola spuntare dal giardino con il suo piccolo batuffolo nero, l'unico rimasto a quanto son riuscita a sapere.
Le porto da mangiare due volte a giorno e lei mi gratifica con le sue visite, onorandomi della sua fugace presenza assieme al suo piccolo.Ci guardiamo negli occhi, parole che non troveranno mai la libertà nel vento, ci uniscono.In quegli occhi gialli mi perdo ...svanisco nel suo mondo e la ringrazio per quello che riesce a darmi, benchè, come tutti i gatti sia timorosa e mai si fida ad avvicinarsi per poterle regalare una carezza.La saluto ogni mattina e ogni sera, certa che quel saluto la protegga a la porti a me il giorno seguente

Pensiero




Ognuno vede quel che tu pari,
 pochi sentono quel che tu sei.

Niccolò Machiavelli

11 agosto, 2012

erbe medicinali e officinali

Le piante e le erbe medicinali,o officinali,trovano un vasto utilizzo in erboristeria,omeopatia,fitoterapia,aromaterapia Le piante e le erbe officinali, in erboristeria vengono anche chiamate droghe,con questo termine si intende la parte della pianta, corteccia, foglie, fiori, frutti o radici, più ricca dei suoi principi attivi.Queste vengono utilizzate in diversi modi.

I principi attivi

I principi attivi che si trovano nelle erbe medicinali possono essere di varia natura e, da un punto di vista puramente chimico, appartengono alle classi degli alcaloidi, degli eterosidi, delle gomme, delle mucillagini, dei tannini, degli enzimi e delle vitamine.
Mentre, oli essenziali, resine, balsami e gommoresine, prodotti dalle piante per attrarre gli insetti (come le api per l'impollinazione) o per respingere i predatori , sono i principi attivi ottenuti dalle piante aromatiche che, per le loro proprietà odorose, sono utilizzati nella preparazione di profumi, cosmetici, bevande
OLI ESSENZIALI...TANNINI...AMARI...AMIDI...GLUDOSIDI...ALCALOIDI...MUCILLAGINI
SAPONINE

Impiego curativo

Le principali modalità di impiego curativo e preventivo delle piante e delle erbe officinali sono:

INFUSO...DECOTTO...TISANA...IMPACCO...CATAPLASMA...TINTURE...ENOLITI...OLEOLITI
POMATE...SUFFUMIGI...POLVERI...SUCCO...IDROLATI...OLI ESSENZIALI

I gemmoderivati

La gemmoterapia è l’utilizzo in prima diluizione decimale di estratti idrogliceralcolici, ottenuti per macerazione in solvente idrogliceralcolico di tessuti embrionali vegetali freschi. Vengono utilizzate le gemme, i giovani getti, le giovani radici,i boccioli,gli amenti, le scorze interne di giovani rami e radici, i semi.

La teoria delle segnature

Ritratto di Jacob Boehme
Jacob Boehme fu un filosofo e teologo tedesco autore di Signatura Rerum, La segnatura delle cose.
A partire dalla metà del Seicento,fino alla fine del XIX secolo, i medici utilizzavano gli estratti delle piante per curare diverse patologie,utilizzando la Teoria delle Segnature.Questa teoria filosofica e spirituale, stabilisce che una pianta con una forma somigliante a un organo del corpo umano ha un'azione benefica per quell'organo.
Fu Dio a porre un segno sulle piante da lui create e che possono essere utili per curare diverse malattie.

La classificazione delle piante con gli organi umani secondo questa teoria è :
Giallo e dolce, per la milza
Rosso e amaro per il cuore
Verde e acido per il fegato
Nero e salato per i polmoni

Ai giorni nostri questa teoria viene ancora utilizzata in Fitoterpia e nelle medicine naturali.

Le piante medicinali nella storia

Le notizie che si hanno sull'utilizzo delle piante medicinali a scopo curativo,da parte dell'uomo,sono pittosto contrastanti.
Alcuni studiosi ritengono che le prime notizie su un loro utilizzo risalga a 10.000 anni fa,per altri a tra i 5.000 e gli 8.000 anni fa. Queste norizie sono basate su degli scritti provenienti dalla Cina.

L'imperatore cinese Chen nong,inventore dell'agopuntura e fondatore della medicina cinese,è stato il primo medico della storia.

Sperimentò su se stesso centiania di rimedi.Questi sono descritti nel suo erbario Pen Ts'ao Ching . In seguito fu Li Shih chen a scrivere un'altro erbario,il Pen Ts'ao Kang Mu.Questo erbario era composto da ben 52 volumi,dove descriveva le proprietà officinali di migliaia di piante e erbe officinali, con relative descrizioni di come usarle.

Documenti molto antichi testimoniano come i Sumeri utilizzassero il Cumio dei prati o il Timo come piante medicinali.
Nella Bibbia si citano come piante medicinali l'Anice e il Cumio.Per le loro proprietà i loro semi venivano usati come moneta di scambio per pagare i debiti.

Charaka,un medico indiano,scrisse nell'ottavo secolo a.C.,Charaka Samhita,un testo fondamentale dell'Ayurveda.
Ayurveda è considerata da molti il sistema medico naturale più antico.Susruta,altro medico indiano scrisse,sempre nell'ottavo secolo a.C.Susruta Samhita,in cui vengono spiegate le proprietà medicinali delle piante nel campo chirurgico.
Il monaco buddhista Nagarjuna,studiò la preparazione di farmaci minerali,considerati tossici,trasformandoli in efficai rimedi. Un'altro popolo antico,gli Atzechi,conoscevano le proprietà medicinali di qualche milgiaio di piante.

Ai giorni nostri la comunità scientifica ha riconosciuto le proprietà curative che hanno le piante medicinali. Infatti molti medicinali contengono principi attivi ricavati da queste piante.Questo progresso della scienza permise lo sviluppo di nuove tecniche di estrazione e studio dei principi attivi contenuti nelle piante.

Le piante e le erbe sono comunque l'elemento di base dei medicinali moderni.Anche nella preparazione dei cosmetici,delle bevande,dei cibi,si deve molto a queste piante.Ad esempio gli oli essenziali,dal profumo gradevole,vengono utilizzati nella preparazione di saponi e profumi.Oppure pensiamo alle erbe aromatiche,coltivate in tutto il mondo e che vengono utilizzate nei cibi per insaporirli,(insaccati,salsicce,biscotti,formaggi,ecc...).

La Fitoterapia moderna non deve essere considerata priva di rischi,perchè tutto quello che è naturale non può essere considerato privo di effetti collaterali.Per questo motivo è sempre utile consultare il proprio medico prima di assumere prodotti curativi naturali.  
fonte http://erbe.altervista.org/
fonte: http://www.erbe.altervista.org/index.html
                                      

La notte delle Stelle Cadenti

La notte del X Agosto, rappresenta per gli inguaribili romantici la notte più magica dell’anno!
E’ la notte delle Stelle cadenti e pochi sanno resistere alla tentazione di dare una sbirciatina al cielo per vederne una, che darà loro modo di esprimere un desiderio..
Le stelle di questa notte sono anche chiamate le “ Lacrime di San Lorenzo” poiché, secondo la tradizione, il Santo fu arso vivo sulla graticola e le sue lacrime ardenti, che vagano nel cielo senza requie, trovano finalmente pace cadendo sulla Terra la notte della sua festa.
Sembra che San Lorenzo ascolti i desideri degli uomini che a lui si rivolgono, pertanto tutto quanto viene espresso quando si vede la scia luminosa di una stella, avrà una conclusione positiva.; interessante osservare una particolare analogia con le mitologie orientali, dove le stelle cadenti rappresentavano le lacrime delle divinità, tristi per i disastri già avvenuti o annunciati; per i nostri antichi antenati, le apparizioni di meteore, così come quelle di comete e di altri fenomeni passeggeri erano considerate dei segni infausti

Ma cosa sono in realtà le stelle cadenti? Frammenti di polvere interplanetaria che cadono sulla terra ed appaiono visibili come una traccia luminosa al momento in cui l’attrito con gli strati alti dell’atmosfera li rende incandescenti.
Le dimensioni di questi frammenti sono solitamente assai piccole, rispetto alla maggior parte dei corpi che popolano lo spazio interplanetario, potendo infatti variare dalle dimensioni di un granello di sabbia a quelle di un grosso sasso.
L'alta velocità con la quale questi frammenti vengono a contatto con l'atmosfera terrestre, che può variare tra una decina e qualche decina di Km. al secondo (diciamo tra i 10 ed i 70 km. al sec.), produce un attrito in grado di rendere incandescente il frammento e di farlo "evaporare"; sono poi i gas prodotti da questo processo ad alta temperatura che interagiscono con le particelle del gas atmosferico producendo l'effimera scia che possiamo osservare
Le piogge di stelle cadenti non comportano cadute di frammenti fin sulla superficie terrestre. Ciò può avvenire solo nel caso di un meteoroide di dimensione veramente notevole, quale potrebbe risultare da una collisione o da una scissione di un asteroide. Vi sono spesso osservazioni di fenomeni luminosi simili a quello di una stella cadente, causati da corpi di dimensioni notevolmente maggiori (detti bolidi), del peso di vari kg, nel qual caso un frammento solido (meteorite) talvolta giunge fino a terra.
La meteorite più antica che possa essere datata con sicurezza cadde nei pressi della cittadina svizzera di Ensisheim, nel 1492, ed è ancora oggi esposta nella chiesa locale.
Si narra che in India il grande imperatore Giahanghir abbia fatto forgiare due spade, un coltello ed un pugnale con una meteorite caduta presso la località indiana di Gialandhar nel 1621.

Quest’anno la notte delle stelle cadenti arriverà un po’ in ritardo. Il picco della pioggia delle Perseidi, infatti, non ci sarà come da tradizione nella notte di San Lorenzo, cioè tra il 10 e l’11 agosto, bensì il 12 agosto. E, sfortunatamente per gli europei, le ore di pioggia luminosa più intensa coincideranno con il pieno giorno, vanificando di fatto lo sforzo di stare con il naso all’insù a caccia di scie stellari.

10 agosto, 2012

Pensiero



Ciò che posso fare, lo farò.
Anche se sarà di poco conto come una Giunchiglia.
Quello che non posso - deve restare
                                        Ignoto alla possibilità

                                                                       E.D.

Wicca

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La Wicca è la religione delle streghe, una religione che si concentra attorno al rispetto della Natura nella quale vengono riconosciuti il Dio e la Dea. Molte delle tecniche Wiccan sono di origine sciamanica, quindi può di buon grado essere definita come una religione sciamanica, anche se oggi sono state abbandonate le dure prove del dolore, e l'uso di allucinogeni in favore di canto, meditazione, della concentrazione, della visualizzazione, della musica, della danza della invocazione e del dramma rituale.
Con tali tecniche spirituali la strega raggiunge uno stato di concentrazione e di elevazione spirituale. La Wicca insegna che la Natura include uno spettro di stati mentali e spirituali, dei quali molti di noi ignorano l'esistenza. Un rituale Wiccan efficace consente infatti si scivolare in questi stati consentendo la comunione con la Dea e il Dio.
La wicca non vede le divinità come entità distanti, al di sopra della realtà sensibile. La Dea e il Dio sono immanenti, sono entrambi dentro di noi e si manifestano in tutta la Natura. Non vi è nulla che non sia degli Dei. Si può dire quindi che la Wicca aiuti chi la pratica nella comprensione dell'universo e del proprio posto in esso.
I templi wiccan sono i prati fioriti, i boschi, le foreste una spiaggia, ogni volta che un wiccan si trova all'aperto è circondato dalla divinità.
Vengono venerati il Dio e la Dea , dualisticamente (anche se non in tutte le correnti wicca) e tenendoli in eguale considerazione , essi sono affettuosi e amorevoli e non distanti ma presenti in natura.
Come altre religioni anche la Wicca crede nella reincarnazione la spirale è simbolo di nascita e continua rinascita come in un vortice eterno, inoltre la Wicca utilizza magia religiosa. Attraverso la preghiera alle divinità espandono la concentrazione proiettando all'esterno le energie e col tempo esaudire le proprie preghiere.
La Wicca è una religione che abbraccia anche la magia. Il punto focale della Wicca è una unione gioiosa con la Natura (non esistono dei malvagi a cui addossare le colpe dei propri fallimenti, il wiccan è responsabile delle proprie azioni che sono in armonia con i propri ideali), una fusione con gli Dei e le Dee e le energie universali che hanno creato tutto ciò che esiste. La Wicca è una personale e positiva celebrazione della vita.
bibliografia:
http://portale.wicca.it


Fonte http://www.lollymagic.it/defaultxhtml/qs_Angolo-Wicca-La-storia/La+storia.html

La cosa più bella....

con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. È la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza. (Albert Einstein)

08 agosto, 2012

Frase del giorno


"Attendetevi che i fiumi scorrano all' incontrario allo stesso modo che ogni uomo nato libero
sia contento d' essere rinchiuso entro limiti precisi senza la libertà di andare dove vuole".


Proverbio Indiano

Celtismo o Druidismo

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Druidismo



Paganesimo Moderno
Il "Paganesimo Moderno" è una macroreligione che raggruppa più religioni, alcune di queste sono a loro volta suddivise in tradizioni o sentieri. Una religione, una tradizione o un sentiero, può definire se stessa "pagana moderna" se: politeismo è politeista, ovvero considera l'esistenza di più entità divine, siano esse autonome ed indipendenti o manifestazioni di pluralismo teologico (divinità che variano nome o sesso o attributi nel tempo, con le stagioni, o che conservano più volti/identità a seconda delle occasioni o anche "localizzate" in luoghi o ambiti specifici); riconosce, fra altro, alla natura divina principi sia maschili che femminili,senza limitazioni teologiche; in generale non si riconduce tale politeismo in un "uno" che racchiude tutti, sebbene alcune correnti preferiscano pensare in modo generico ad una "Dea" ed un "Dio", potendosi definire de facto un duoteismo; è importante citare però anche qualche corrente che non esclude una riduzione ad Uno o ad un "panteismo ateistico"; natura come teofania considera la natura (comprendendo anche, ma non esclusivamente, l'essere umano e le sue capacità) come una teofania, una manifestazione del mondo divino, cioè non come oggetto passivamente "creato" dalle divinità, ma come parte delle divinità stessa, come attributo sostanziale delle divinità o addirittura parte fisica o sacra alle divinità: ovvero considera il mondo terreno come il principale e più importante teatro della vita, luogo dove si attua il fine massimo della spiritualità e del precetto religioso; la vita stessa è considerata sacra; spesso è "animista" a vari livelli (in modi e pesi differenti a seconda delle tradizioni o sentieri); ciclicità del tempo vede la vita come una serie di cicli, anche innestati uno dentro l'altro, quindi non negando, anzi considerando importante, un cammino evolutivo personale e sociale; rifiuta l'idea di un tempo lineare (e tutta l'escatologia che ne deriva); rapporto con il divino il fedele ha (deve stabilire) un rapporto diretto con il mondo divino, senza necessità di intermediazione da parte del sacerdote/congrega/gruppo, il quale è opzionale alla fede ma necessario esclusivamente al mantenimento della memoria e del cammino e comunque non rappresenta mai un tramite con la divinità: anche per questo, il percorso che ognuno porta avanti è personale, non esiste un modo unico o assoluto di rapportarsi al mondo divino né, tanto meno, una verità assoluta; etica relativa ha un'etica relativa e non assoluta, cooperativa, basata su Integrità, Responsabilità, Rispetto e Crescita personale; non ammette l'esistenza di un male incarnato, o un bene incarnato, ma li considera solo diversi volti della realtà; in particolare, il Rispetto implica che virtualmente nessun pagano fa "proselitismo" e che ogni singolo essere umano (e non solo) viene rispettato, e mai schiacciato sotto un'organizzazione di tipo ecclesiastico (non presente nel Paganesimo Moderno) o il mondo divino; stregoneria Solo alcuni sentieri pagani rispondono a questo punto, esso è però importante e quindi lo cito fra quelli primari: la Stregoneria raccoglie quelle tradizioni o sentieri che considerano la religione un mondo completamente orientato al praticante, che inizia nel fedele e trova in esso e solo in esso il proprio senso: non esiste dottrina al di fuori dell'insieme delle esperienze vivibili dal fedele, la "fede" è quindi un'esperienza vivibile e vissuta, e la divinità è una esperienza vivibile e vissuta. L'accento qui va posto sull'"esperienza" diretta anche "sensoriale" della realtà, del mondo, della divinità, del sacro. festività Anche se vi sono varie differenze e considerando che molti sentieri pagani più orientati al mondo classico hanno anche altre festività specificatamente dedicate a particolari divinità, in generale (al di là dei nomi che uso qui, che sono quelli basati sulla tradizione celtica usati dalla maggior parte dei Wicca) i giorni dell'anno considerati festivi dai Pagani Moderni sono: Sabbat (la ruota dell'anno) Equinozi e Solstizi Imbolc, Beltane, Lughnasadh, Samhain Esbat (i giorni di Luna Piena) Mentre i secondi possono essere presi solamente da un lunario, i primi sono ragionevolmente fissi (con scarti di un giorno dovuti al calendario gregoriano, cioè il giorno bisestile): 2 febbraio - Imbolc 21 marzo - Ostara (equinozio di primavera) 30 aprile o 1 maggio - Beltane 21 o 22 giugno - Litha (solstizio d'estate) 31 luglio - Lughnasadh 21 o 22 settembre -Mabon (equinozio di autunno) 31 ottobre - Samhain 22 dicembre - Yule (solstizio d'inverno) Come si può ovviamente notare sono festività legate ai cicli naturali. Fonte: http://www.paganesimo.it/paganesimo.html

05 agosto, 2012

Sciamanismo

Lo Sciamanismo è la forma di spiritualità più antica, risalente ad almeno 40.000 anni fa e diffusa su tutto il pianeta. A causa delle persecuzioni messe in atto dalle maggiori religioni e dal potere politico, lo Sciamanismo è quasi del tutto scomparso, riuscendo, però, a mantenere la sua funzione nelle società tribali in Mongolia, Sudamerica, Nordamerica, Birmania, Australia, etc.
Grazie in particolare a Michael Harner, antropologo che per oltre quarant’anni ha condotto studi presso tribù in diverse parti del mondo, lo Sciamanismo e le sue antiche pratiche sono stati riscoperti: egli ha sviluppato un approccio basato su principi e metodi dello Sciamanismo tradizionale per applicarsi a problemi di vita e salute dell’uomo moderno. Questi studi gli hanno permesso di affermare che lo Sciamano è colui che è in grado di viaggiare tra la realtà ordinaria (stato cosciente) e la realtà non ordinaria, cioè nei mondi che si raggiungono in uno stato di trance controllato. Lo Sciamano si muove attraverso questo mondi con l’aiuto di spiriti-animali di potere e di spiriti aiutanti. Si compie questo viaggio per contattare varie entità nelle realtà spirituali allo scopo di ottenere conoscenza e guarigione; nello Sciamanismo la conoscenza realmente significativa viene ottenuta da ciascuno attraverso la comunicazione con i propri spiriti protettori. Possono essere trasmesse delle tecniche sciamaniche, ma si è Sciamani solo attraverso una chiamata da parte degli spiriti, alla quale non ci si può sottrarre; sono loro, in realtà, a dare conoscenza e potere che vanno ben al di là della tecnica e del rituale. La guarigione Sciamanica mira a restituire all’individuo il proprio potere spirituale e a ristabilire armonia dove c’era separazione e squilibrio. La guarigione si articola secondo due direzioni fondamentali:
 •Reintegrare nella persona ciò che le manca o è stato perduto
 •Estrarre dalla persona ciò che non le appartiene

Fanno parte della prima modalità il recupero dell’Animale di Potere ed il recupero dell’Anima; la seconda modalità di guarigione comporta, invece, l’estrazione di energie esterne che, introdottesi nel corpo, fanno ammalare la persona. Tutto avviene nella realtà non ordinaria, ossia nel mondo spirituale.
Poiché lo Sciamanismo si occupa dell’aspetto spirituale della malattia, mira a curare la mente ed il corpo in modo unitario, per ristabilire il legame profondo ed atavico tra l’individuo ed il cosmo. Questa visione spirituale dell’esistenza vede la Terra come entità viva e cosciente, in cui tutto è in connessione ed in relazione.





Fonte: http://www.sowelo.it/sciamanismo.html?gclid=CJysurS-zbECFcNN3wodK0QAqA

Storia del Gatto

Voglio rendere omaggio con questo post, ai miei più cari e affettuosi amici pelosi con cui condivido le mie giornate, i miei pensieri e le mie silenziose sofferenze
IL GATTO





Nei secoli della storia dell'uomo sicuramente il gatto è l'animale che più di tutti, ha mutato più volte il suo rapporto ed il suo ruolo nella società.
Dalla consacrazione come dio alla persecuzione del cristianesimo, ha attraverso i secoli tra pregiudizi ed ignoranza, adattandosi a diverse e difficili condizioni ambientali, si è diversificato nel corpo e nel mantello, tuttavia è rimasto sempre un gatto: forte, agile ed intelligente capace di sedurre gli uomini come pochi animali:
:
Per il gatto questo processo non è stato così facile come per il cane. Il gatto manca di  impulsi cooperativi e di istinti sociali, questo ha fatto si che la domesticazione non sia stata proprio tale, come viene intesa per il cane, che ne ha cambiato profondamente i caratteri somatici e comportamentali, ma più che altro una consapevolezza di poter ottenere vantaggi reciproci da un stretta convivenza.

Il processo di addomesticamento del cane si fa risalire a circa 20.000 anni fa, mentre per il gatto tale processo non è avvenuto prima di 5 - 6.000 anni fa. Le prime popolazioni del luogo, da una vita nomade erano passati all'agricoltura. Si formarono le prime comunità la cui sopravvivenza era legata ai raccolti e alle riserve di cereali che però attiravano topi ed altri roditori in abbondanza. Questa concentrazione di roditori a loro volta attiravano i predatori del posto tra cui i gatti selvatici
La funzione dei gatti, come cacciatori di roditori a cui assolutamente non interessavano le granaglie come invece poteva succedere ad altri animali come il furetto, fu subito vista di buon occhio e addirittura la loro presenza era incoraggiata con la distribuzione di scarti di pesce.
Inizialmente il contatto diretto tra gatto e uomo non è stata cosa facile per l'innata diffidenza del gatto ma sicuramente il piacere dato da un gatto accoccolato sulle gambe mentre fa le fusa dopo una lunga e dura giornata di lavoro nei campi lo ha fatto perseverare.





I graffiti e le sculture fatti 5.000 anni fa mostrano i primi segni di un rapporto tra uomo e gatto.
Gli Egiziani lo importarono dall'Etiopia, lo chiamarono onomatopeicamente miu, emu o mau elevandolo ad oggetto di culto
Nel 2000 a.C. nella  provincia di Perbast, nel delta del Nilo (la città greca di Bubasti) era celebrato a dea Bastet venerata in un sontuoso tempio-palazzo come confermano alcune rovine ancora visibili a Tell Basta.
Questa dea veniva raffigurata inizialmente come leonessa e poi in sembianze umane con testa di gatto. 
Annualmente per la festa della dea, le folle dei pellegrini portavano in suo onore oggetti preziosi ed i corpi imbalsamati dei loro gatti.
Numerosi sono stati di gatti mummificati ritrovati nelle tombe egizie. 
Poichè alcuni sono stati ritrovati con il collo rotto si suppone che alcuni di essi in alcuni periodi venivano sacrificati alla morte del proprietario.
Dalle immagini dipinte o scolpite nelle raffigurazioni di tombe e templi e' possibile vedere come la dea Bastet era considerata: signora del canto e della danza, della prolificità degli uomini e degli animali, protettrice della maturazione delle messi e dei frutti e dea dell'amore.
Nella sua mano sinistra, spesso veniva raffigurato un amuleto sacro a forma di occhio di gatto, l'utchat, che aveva poteri magici. Questo amuleto veniva riprodotto nelle decorazioni delle case, dove proteggeva da furti, malattie ed incidenti, nei templi e nei gioielli. Tenuto al collo proteggeva i viaggiatori e regalato agli sposi era auspicio di molti figli.
Molto probabilmente dalla parola utchat derivano la maggior parte dei nomi usati per identificare il gatto: gatto, cattus, gatus, gatous, gato, katt, katte, kitten, ecc.
Anche un altro dio, Ra il dio del sole, si credeva assumesse le sembianze di un gatto quando scendeva sulla terra.
In caso di morte naturale di un gatto, gli abitanti della casa si radevano le sopracciglia in segno di lutto e per lui era organizzato un elaborato rituale funebre. Il suo corpo veniva avvolto in bende di lino e portato ai sacerdoti che controllavano attentamente che la sua morte era naturale
I gatti che vivevano nei templi, ritenuti sacri e quelli delle classi elevate, dopo essere stati imbalsamati venivano deposti  in sarcofaghi con ricchi ornamenti e con un topolino affinché lo accompagnasse fino nell'aldilà
Il motivo di questa regale considerazione può avere una duplice motivazione. La prima è la tendenza di questo popolo a divinizzare le cose e gli esseri che li circondavano per spiegarsi le vicende ed i fattori naturali. La seconda è la capacità del gatto ad eliminare i roditori che minacciavano le scorte di cereali, principale fonte di sostentamento e ricchezza. 
Il ritualismo e la mitologia creatasi attorno al gatto hanno fatto si che i gatti godessero di favori superiori alla loro capacità di tenere sotto controllo i roditori.
La popolazione ben presto iniziò a credere, aiutata senza dubbio dai preti, che i gatti avessero influenza diretta sulla salute, sui matrimoni, sulla fortuna e su altri aspetti della vita. 
La fama dell'abilità dei gatti nella caccia ai topi si era sparsa ovunque nel mondo conosciuto e, nonostante le  pene di morte previste per chi tentava di trafugare un gatto dall'Egitto, si creò un vero e proprio traffico clandestino ad opera di mercanti con pochi scrupoli, molto probabilmente fenici, che riuscirono a portare gatti in ogni parte del mondo.
Dalle regioni africane sicuramente a bordo di navi infestate di topi il gatto raggiunse tutta l’Europa e parte dell’Asia. Altra via di commercio furono le carovane che attraversavano il deserto che separava l'Egitto dal Medio Oriente fino ad arrivare nel sud-est asiatico (Birmania e Siam).
Egualmente si diffuse in Grecia e nell'Antica Roma, tramite traffici di mercanti Fenici, dove però non ebbe grande interesse da parte delle popolazioni, solo pochi ne declamarono le doti di cacciatore e di animale da compagnia.
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Nel 10 a. C. l'imperatore Ottaviano Augusto in una rara manifestazione di ammirazione scrisse per la sua gatta 
" La mia gatta dal pelo lungo e dagli occhi gialli, la più intima amica della mia vecchiaia, il cui amore per me sgombro da pensieri possessivi, che non accetta obblighi più del dovuto............ mia pari così come pari agli dei, non mi teme e non se la prende con me, non mi chiede più di quello che sono felice di dare........Com'è delicata e raffinata la sua bellezza, com'e' nobile e indipendente il suo spirito; come straordinaria la sua abilità di combinare la libertà con una dipendenza restrittiva".
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Nei primi secoli che seguirono l'impero romano il gatto era diffuso in tutta Europa come guardiano dei granai.
Gli uomini, di fronte al flagello dei topi, vedevano in lui una sorta di salvezza. Alcuni artisti ne hanno rappresentato addirittura la sua immagine in alcune chiese del tempo
Successivamente la sua reputazione subì un tracollo e per lui iniziò un periodo non facile. Forse proprio la sua veste di animale desiderabile con fare misterioso ed il suo innato fascino capace di conquistare con uno sguardo contribuì a creare nei suoi confronti un alone demoniaco.
Durante questi secoli così travagliati, la chiesa cristiana tentò una banale distinzione tra bene e male dividendo  anche gli animali in benefici e malefici
Tra i primi abbiamo la colomba, il cane, il bue ed il cavallo, mentre simboli del male erano il serpente, il gatto ed il lupo. Questo simbolismo lo ritroviamo nelle raffigurazione delle chiese romaniche ed in quelle gotiche dove vengono rappresentati solo gli animali celesti tra cui non vi è mai rappresentato il gatto.
Con il tempo acquisì la fama di animale satanico e per le sue abitudini notturne e solitarie assunse un ruolo nei riti satanici e nelle messe nere e per questo per più di quattro secoli, i gatti vennero perseguitati, torturati e sacrificati in particolare quelli con il mantello nero.
Molte persone che accudivano gatti furono appellate malefiche accusate di stregoneria quindi torturate o condannate a morte, il più delle volte al rogo, insieme ai propri animali. Questi altre volte veniva annegati, inchiodati vivi sui portoni delle case e per molti anni si ritenne di buon auspicio murare un gatto vivo in una casa in costruzione.
Fu usanza durante la notte di San Giovanni ardere vivi nelle piazze centinaia di gatti racchiusi in ceste.
Nel 1233 Il papa Gregorio IX in una bolla, lo indicò come sembianza del demonio sulla terra e la sua utilità venne disconosciuta. 
In pochi anni in tutta Europa la popolazione dei gatti diminuì fin quasi alla completa scomparsa e di conseguenza proliferarono in modo incredibile ratti e topi specialmente nelle grandi città. Questo pesante sconvolgimento degli equilibri biologici sicuramente favorì la diffusione della peste in tutta Europa.
Dopo il 1400 nelle zone rurali, presso nobili e proprietari terrieri, dove l'influenza cattolica era meno presente, il gatto fu apprezzato come animale da compagnia.
Addirittura prosperò presso alcune comunità religiose come i francescani e San Francesco, primo ma unico in quel periodo, lodò tutti gli animali senza distinzione
Nel periodo del Rinascimento,il gatto iniziò a riguadagnare il suo spazio come animale da compagnia nell'ambito di una rivalutazione a carattere scientifico di un po' tutti gli animali.
In Francia ed in Inghilterra divenne alla moda possedere un gatto. Molti scrittori, possessori di gatti, iniziarono ad ispirarsi a loro e alle loro affascinanti qualità per le loro opere.
Leonardo Da Vinci agli inizi del XIV secolo dedicò molta della sua geniale attenzione agli atteggiamenti e al comportamento del gatto lasciandoci appunti e disegni affascinanti. 
In Francia il cardinale Richelieu fu noto per le sue attenzioni a per il suo amore verso i gatti
Sporadicamente il gatto inizia a comparire in opere d'arte. Queste il più delle volte sono a carattere religioso che ritraggono il gatto marginalmente o addirittura in atteggiamenti legati alle tradizioni demoniache del medioevo.
Nelle opere non religiose di questi secoli il gatto è ancora rappresentato nei suoi atteggiamenti tipici di cacciatore e mai a diretto contatto con l'uomo come un'animale da compagnia, eventualmente vicino ad un focolare, come invece verrà sempre ritratto nei secoli a seguire.
Purtroppo ancora sono vive molte delle credenze medioevali legate ai gatti. Specialmente nelle campagne, il gatto riesce a sopravvivere solo grazie alla sua capacità di cacciatore di topi e non solo: in alcune regioni dell'Europa centrale, il gatto non di rado fa parte del menu come pietanza sfiziosa e goliardica
Nonostante la presenza di questi atteggiamenti, a metà del XIV secolo una serie di pestilenze aumentò la stima verso i gatti che tenevano sotto controllo la popolazione dei roditori vettori della malattia.
In alcune regioni d'Europa l'uccisione volontaria di un gatto divenne reato e in alcuni diritti fondiari, di questo periodo, venne addirittura dichiarato utile, se non obbligatorio, possedere un gatto nelle tenute agricole.
Indubbiamente in questi secoli inizia per gatto una inarrestabile riabilitazione che trova nella letteratura la sua leva più forte ritraendo il gatto con quei caratteri con cui lo conosciamo oggi





Fonte: http://www.gattiandcats.it/storia/storia.htm